sabato 10 novembre 2018

IL DRITTO E IL ROVESCIO (10 novembre 2018)


Il tema della sicurezza torna ad essere al centro dell'attenzione e anche realtà considerate tranquille come Grosseto, ormai da tempo, non lo sono più.

Un fenomeno quello della criminalità che, rispetto al passato, sta toccando dunque sempre di più la società italiana (il dritto).
Le cause di questi fenomeni non sono, però, facilmente individuabili (il rovescio).

Il punto di partenza è sicuramente una società che cambia, dove, accanto ai reati maggiori, sta incrementando il fenomeno della microcriminalità che è quello che più tocca i cittadini.
Tutta colpa dell'immigrazione? Sicuramente no, anche se molti immigrati finiscono al centro delle cronache e chi delinque non solo dovrebbe essere punito, ma immediatamente rimpatriato e restituito allo stato d'origine.
Su questo tema, semmai, ci sarebbe da ragionare sulle sue varie sfaccettature, come l'integrazione di chi è in Italia come regolare e che sembra funzionare bene nelle piccole realtà di provincia, tipo i paesi, mentre nelle città si registrano spesso comunità che nascono e che si isolano dal resto della popolazione. Una società dunque, non sempre inclusiva che già è stata conosciuta dai paesi da sempre a forte presenza immigratoria.
A mettere a rischio la sicurezza ci sono, probabilmente, anche i punti di riferimento che stanno venendo meno. Le famiglie spesso disgregate, la scuola che non riesce più ad essere un punto fermo, la stessa Chiesa che non attira più come un tempo, il volontariato e l'associazionismo in crisi, un po' come i partiti politici. Tutto questo genera una sorta di anarchia e di perdita di valori che, spesso, si traduce in situazioni disagiate che sfociano in un aumento dei reati. A questa va aggiunta la crisi che ha dato comunque un impulso allo sviluppo della microcriminalità.
Insomma la società è cambiata e di certo non in meglio. A questo punto occorrono le contromisure che non devono essere solo repressive, ma anche e soprattutto preventive. La repressione, infatti, è fondamentale, ma non risolve tutto. Senza una politica di prevenzione e di consapevolezza, che riguardi soprattutto i giovani, non si riuscirà a ricreare una società delle regole e del rispetto. Questa, però, non si costruisce solo con le leggi, ma con una cultura del bene comune, del rispetto degli altri e della legalità, ma anche della moralità, che in Italia molti, purtroppo, hanno perso. Tutto questo si traduce anche con la necessità di uno Stato forte che sappia reprimere, ma anche educare.

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