domenica 30 settembre 2018

IL DRITTO E IL ROVESCIO 🎾 (17 agosto)

La tragedia di Genova continua a tenere banco in un'Italia che sembra essere entrata in un circuito vizioso da cui ha difficoltà ad uscire, forse non per colpa delle volontà, ma di un sistema Paese che è in evidente crisi.
Oggi sono tutti a cercare le responsabilità (il dritto), ma anziché momenti di riflessione si stanno scatenando le polemiche che di utile hanno ben poco (il rovescio).
Quello che è più deprimente è leggere accuse su chi ha preso soldi da chi, soprattutto se sono giunti come finanziamenti leciti a destra quanto a sinistra. In questa prima fase (dopo se ne potrà certamente parlare e ragionare anche di opportunità) si può dire: ma che cosa ce ne importa? Più grave sarebbe invece il caso in cui fossero accertate responsabilità da parte del concessionario e davvero si dovesse arrivare alla situazione di non poter revocare la concessione stessa. Se così fosse, di fronte a decine di morti, allora davvero sarebbe da domandarsi: ma che Paese è questo?
Personalmente ribadisco il concetto che avevo espresso due giorni fa e che, purtroppo, le cronache smentiscono, c'è cioè da agire in fretta. Mentre si accettano le responsabilità (e non ci si può mettere due giorni, ma occorre tempo) è necessario studiare davvero un grande piano delle opere pubbliche e della loro sicurezza. A detta dei tecnici - io non ho competenze e non do giudizi nel merito- infrastrutture che potrebbero sembrare moderne (se paragonate agli antichi ponti che ancora caratterizzano l'Italia) sono realizzate con materiali che senza l'adeguata manutenzione dopo 50 anni sono già vecchie. Bene, se davvero è così occorre adoperarsi, lasciare fuori le polemiche e agire. Dallo stato centrale per giungere ai comuni, passando per le regioni e le province. Dotando tutti gli enti delle risorse adeguate, senza timore di realizzare il nuovo laddove la ristrutturazione si rivelasse impossibile o troppo onerosa. La sicurezza dei cittadini, in uno stato che sia veramente tale, deve stare al primo posto.

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