Con il ritorno dell'autunno e l'entrata nel vivo delle varie discipline gli italiani tornano a discutere di sport, ma anche della loro visibilità .
Da un lato il ritorno del campionato di serie A e della Champions League riempiono le prime pagine dei giornali a dispetto delle altre discipline sportive (il dritto).
I successi della Nazionale di pallavolo riaprono però il dibattito sullo squilibrio mediatico del calcio rispetto agli altri sport (il rovescio).
Una situazione di contrapposizione tra il calcio ed il "resto degli sport" che è destinata a proseguire anche nel futuro.
Difficile prendere una posizione per chi ama lo sport in generale ed anche la storia sportiva che fa parte di quella sociale di un paese. Nel caso dell'Italia questa parla sicuramente di discipline che sono entrate nel dna dei cittadini. Il calcio lo è sicuramente ancora oggi, nel passato lo erano anche gli eroi del ciclismo e del pugilato, come lo sono ancora la Ferrari ed i campioni de motomondiale.
Il calcio chiaramente ha saputo cavalcare negli anni il cavallo del marketing con un'esposizione mediatica che rende questa disciplina talmente popolare da mettersi da sola, con i suoi Mondiali, in concorrenza con le Olimpiadi (che raggruppano tutte le altre, almeno le principali).
Logico quindi dibattere, soprattutto sul tema dei giochi di squadra, di fronte magari ad una Nazionale come quella di pallavolo che sta entusiasmando, difficile affrontare il dibattito con freddezza se non lo si inquadra nella quotidianità del Paese dove le vicende calcistiche superano spesso per interesse anche quelle, ben più importanti, politiche. E se vogliamo fare un ulteriore esempio sociologico si può riflettere su un'Italia in cui in ogni borgo non troviamo i servizi principali, ma quasi certamente è presente un campo da calcio.
E qui ci si può domandare se questo sia giusto oppure no.
Chi ha praticato uno sport a livello agonistico dirà di no, perché l'atleta, di qualsiasi disciplina, dedica tempo e sforzi per gli allenamenti, ma i successi non vengono celebrati allo stesso modo.
Chi guarda alla questione sotto l'aspetto economico dirà che questo è ciò che più conta è che le logiche d mercato rispecchiano il reale interesse degli italiani verso le varie discipline.
Insomma anche per chi, come me, ama lo sport a tutto tondo, da qualsiasi punto lo si guardi il dibattito non avrà mai fine!!!
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