I beni culturali rappresentano un volano per il nostro paese ed un valore aggiunto per la nostra economia, anche locale.
Molti borghi medievali, piccole realtà che hanno una storia millenaria, rappresentano quei luoghi da valorizzare e da far rivivere dovendo combattere contro lo spopolamento (il dritto).
Il recupero di molti di questi paesi deve però passare per una politica nazionale e locale che favorisca i restauri e che permetta con opportuni contributi di farli vivere attraverso la creazione di esercizi commerciali e luoghi di aggregazione (il rovescio).
Tanti pensieri di questo tipo mi hanno accompagnato durante una delle mie passeggiate a Montepescali, il Falcone (ma anche Balcone) della Maremma. Un luogo dalle potenzialità inespresse, ma che rappresenta ancora oggi un esempio di architettura medievale. Un paese che, come molti altri in Maremma, sta perdendo abitanti e con una popolazione che, nonostante la vicinanza a Grosseto, registra un notevole invecchiamento. Un borgo in cui hanno chiuso i negozi e che vede i servizi garantiti da ambulanti che si fanno carico di vendere i generi di prima necessità.
Ne ho dunque approfittato per un piccolo reportage fotografico che fa scoprire un paese ben tenuto, con una forte identità, che ha delle emergenze architettoniche da salvaguardare, una su tutte le antiche Mura, l'altra il Museo che necessita di un restauro per renderlo di nuovo accessibile ai visitatori.
Se in alcuni tratti, le Mura, sono infatti ben tenute e il Baluardo (da cui si domina con lo sguardo la pianura fino al mare) rappresenta il luogo più bello (e qui do manforte ai residenti che chiedono a chi vi fa passeggiare i cani di portare con sé i sacchetti per gli escrementi), nel lato nord il rischio crolli, se non imminente è evidente.
È fondamentale dunque un piano di recupero che sia a sostegno anche dei privati i cui orti costeggiano la cinta muraria. Le Mura sono un bene comune e come tale dovrebbero essere considerate, indipendentemente dalle proprietà che queste attraversano.
Da qui la necessità di un forte intervento che coinvolga le amministrazioni locali, la Regione e lo Stato. Magari con l'aiuto dei grandi sponsor.
Anche sul museo i locali Usi Civici non possono e non devono essere lasciati soli. L'intervento è importante, ma tutela un piccolo gioiello di storia locale che custodisce anche la copia dell'ultima ghigliottina utilizzata in epoca lorenese.
Qualcuno suggerisce anche la possibilità di aprire al pubblico l'antica torre civica (il Campanone) per avere uno sguardo a 360 gradi sul territorio, dal mare alle colline, che sarebbe sicuramente "mozzafiato".
Tutto questo in un momento in cui va riconosciuto al Comune di Grosseto l'aver riscoperto Montepescali come un luogo di cultura, con iniziative che ne hanno coinvolto gli angoli più suggestivi.
Concludo con una domanda: ma quanti sono i gioielli di questa portata in Italia?
Tantissimi (provo a dare anche una risposta) e sono tutti luoghi delicati e da valorizzare. Basti pensare alla provincia di Grosseto dove se ne contano a decine. Da qui la necessità di sensibilizzare un grande piano nazionale per il recupero degli antichi borghi e che possa creare un nuovo volano per settori strategici, come il turismo, la cultura e l'edilizia.
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